09/08/15 6:59
AldoBaldo
Passerò volontariamente per pirla dicendo che ci ho messo esattamente un decennio per imparare, da amatore autodidatta, quel poco che basta per capire quanto sono ignorante (non nel senso offensivo del termine, proprio nel senso letterale e descrittivo di
colui che non sa). Prima ero
sinceramente convinto di poter ambire a grandi cose, anzi, di essere già a un discreto livello. Poi è arrivata la disponibilità di internet e ho cominciato a leggere cose che andavano oltre quei pochi manuali cartacei (pur utilissimi) che avevo acquistato, e tanto mi è servito a capire la mia vera condizione. Eh, non è stato un passo indolore, perché quando devi scendere dall'albero non è mai un piacere.
Questa premessa non per prendere le difese di alcuno, perché non mi interessa, ma per dire che credo che essere un po'
ciaffi sia una condizione normale e comprensibile quando si è 1. all'inizio dell'apprendimento di qualcosa, 2. giovani, 3. carichi di entusiasmo, 4. incoscienti.
Poi arrivano le mazzate, in progressione, e uno scende per forza di cose coi piedi per terra. O sotto terra, a seconda dei casi.
Se ho scritto qualcosa di buffo, pazienza, tanto questa è già la
ciaffo zone, non c'è neanche bisogno di spostarmi altrove!
Edit: Ah, aggiungo che siccome non mi guadagno da vivere programmando, ora che ho capito fin dove posso arrivare, qual è e quale sarà la mia condizione, mi diverto di più. Quando si ha "una certa età" diventa più facile convivere coi fallimenti, non sono mai un piacere ma ci si fa il callo -- da giovani, invece, sono ogni volta una tragedia interiore!
Ultima modifica effettuata da AldoBaldo 09/08/15 7:05
ATTENZIONE! Sono un hobbista e l'affidabilità delle mie conoscenze informatiche è molto limitata. Non prendere come esempio il codice che scrivo, perché non ho alcuna formazione accademica e rischieresti di apprendere pratiche controproducenti.