16/12/09 12:41
netarrow
Quando si parla di berlusconi bisogna ben scindere la politica, destra, e sinistra.
Finchè si parla di nucleare si o no, fondi alla ricerca si o no, tagli alla scuola si o no. Social card so o no? detassiamo la 13 esima? aumentiamo le tasse sui patrimoni ricchi si o no? ecc... Questa è politica, dove c'è "quello di sinistra" e "quello di destra". Vince la maggioranza sul merito.
Ma quando si esula da questi compiti, e il parlamento serve a fare cose che per il bene del singolo rovinano il resto, non c'è più spazio per "lo ha fatto il mio schieramento, va sempre bene".
Nella costituzione americana c'è un concetto che viene bandito che è quello della dittatura della maggioranza, cioè quando la maggioranza deroga ai principi della minoranza.
Nella costituzione questo si trova grosso modo nella costituzione dove dice:
"La sovranità appartiene a popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
E qui inoltre si vede il malinteso di fondo che fa berlusconi: sovranità del popolo = sovranità della maggioranza? No, per definire popolo ci vuole il concetto di uguaglianza, per fare questo viene definita la misura univoca cioè la legge. E' quindi condizione necessaria per la democrazia lo stato di diritto, chiunque tenta di mettersi al di sopra della legge, se ne trova inevitabilmente al di fuori.
E questo esula da questioni di merito della politica.
Quindi la costituzione serve a mettere limiti al potere, quando si sgarra, e capita, ci sono opportuni organi di garanzia che dicono "avete esagerato".
Basta pensare al recente caso del lodo alfano, chiunque abbia studiato un minimo di diritto costituzionale (ma niente di che eh, basta diritto pubblico alle superiori) già aveva capito che non sarebbe mai potuta passare, e quando la corte, per la seconda volta, la annulla con una motivazione che sembra la prima lezione di diritto che uno prende in vita sua berlusconi ha pure il coraggio di aizzare la folla con "toghe rosse", "sono tutti comunisti", "sono sempre stato assolto" (che è falso, e quando è vero grazie a ghedini-pecorella-&Co avvocati-amici-parlamentari (pecorella è stato perfino presidente commissione giustizia (ogni legge in materia di giustizia passava per di la, e quando la commissione si riunisce in via deliberante può approvare leggi senza farle passare per il parlamento). Pensa che culo avere il tuo avvocato che ne è il presidente.
Quindi quando uno che ha idea di come funzionano queste cose sente berlusconi dire l'esatto contrario o buttare fumo negli occhi con i soliti comunisti che vede ovunque (sarà che i suoi principali collaboratori sono ex comunisti(quelli veri) o socialisti, i tre principali Bondi, Capezzone, Brunetta) è normale che lo disprezzi, ti fa schifo o cose del genere, o semplicemente ti metti a ridere.
Ma essendo una ragionamento culturale che nasce spontaneamente da 4 nozioni in croce di educazione civica, senza che venga l'oppositore di turno a fartelo notare, non puoi certo essere il tipo da dire "ora lo ammazzo", perchè saresti consapevolessimo che questo porta solo consensi, voto e compassione, se poi muore cosa diventa pure martire? Non se lo merita: nessuno sano potrebbe attaccare berlusconi in una situazione simile.. manco fosse mussolini, sarebbe veramente un'esagerazione.
Chi è contro berlusconi (che non è automaicamente un comunista) ed è sano di mente si consola pensando che "renderà conto alla storia", fra 50, 60, 100 anni non esisteranno più gli Emilio Fede, i Travaglio, i Capezzone, Grillo, i Cicchitto e Gasparri, solo le carte, le prove, le sentenze italiane o europee, le leggi palesemente abusate per farla franca e nessun telegiornale a difenderlo, o annozero a punzecchiarlo.
Un ultima considerazione da fare è che spesso si sente dire impropriamente da berlusconi "io sono stato eletto dal popolo". In italia questo non esiste. L'italia è una repubblica parlamentare, dove votiamo il parlamento (cioè, per modo di dire visto che siamo senza perferenze), la coalizione di maggioranza india il leader e il presidente della repubblica lo nomina.
Questo significa che stando alla costituzione, sarebbe legittimo al 100% che la coalizione vincitrice, scarica il leader e ne mette uno nuovo.
Ma dopo tutto parliamo di un parlamento che ha difeso a spada tratta Cosentino negando l'arresto, nonostante gravissimi indizi di colpevolezza per associazione mafiosa (rettifica: concorso esterno in associazione camorristica).
Figuriamoci se scaricherebbero berlusconi che fino ad ora ha subito processi per cose decisamente meno gravi.
Ultima modifica effettuata da netarrow 16/12/09 12:55
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