Oppure

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25/06/09 18:29
manvb.net
Postato originariamente da Xaratroom:

Postato originariamente da manvb.net:
Si forze hai ragione, magari posiamo dire che si conosce un lang quando lo si riesce ad utilizzare per fare tutto quello che il lang permette di fare(ovviamente nello standard)
.

No: si conosce un linguaggio quando si conoscono regole sintattiche e librerie standard.

La scrittura di un applicativo professionale non dipende da quanto conosci un linguaggio


Secondo me, se uno conosce la sintassi di un linguaggio ma non sa usare in pratica quel linguaggio, non si può dire che lo conosca.
Ultima modifica effettuata da manvb.net 25/06/09 18:34
aaa
25/06/09 18:38
Xaratroom
Postato originariamente da manvb.net:
Secondo me, se uno conosce la sintassi di un linguaggio ma non sa usare in pratica quel linguaggio, non si può dire che lo conosca.

Questo fino ad un certo punto.
Naturalmente conoscere la sintassi implica il saper usare i costrutti del linguaggio.
Mentre saper programmare è qualcosa di scorrelato e indipendente dalla semplice conoscenza del linguaggio.

Un esempio pratico lo trovi facendo un giro nella sezione programmi: tanti programmi creati da bambini che non sanno programmare ma conoscono il linguaggio.

Quello che voglio dire è che conoscere il linguaggio è diverso da saper programmare


aaa
25/06/09 18:42
Postato originariamente da Xaratroom:

Postato originariamente da TheKaneB:
beh, in ambito hobbistico più o meno funziona come dici... tutto è in evoluzione e il programmatore per passione impara sempre nuovi linguaggi, magari in modo superficiale, e prova sempre cose nuove. In campo professionale spesso non funziona così. Le realtà lavorative sono molto più "statiche". Un programmatore che impara (alla meno peggio) 15 linguaggi di programmazione non farà molta carriera, rispetto ad esempio a uno che lavora con un paio di linguaggi (diciamo C e C++ per esempio) da 15 anni! :D

Se ogni tanto esce una nuova draft, ad esempio il passaggio da ANSI C a C99, allora l'azienda valuterà con attenzione e tempi quasi bibblici il passaggio al nuovo standard, dopodichè i programmatori andranno a perdere circa mezz'ora della loro vita per imparare quelle quattro cose nuove che introduce il nuovo standard, e fine della storia. Allo stesso modo, gli elettricisti di 50 anni fa possono passare da un voltmetro analogico ad uno digitale in meno di mezz'ora..

il succo del mio discorso è che i linguaggi sono strumenti di lavoro, e in campo professionale si tende ad utilizzare strumenti forse un po' vecchi, ma diffusi, affidabili e testati.


Dipende dal tipo di applicazione che si va a sviluppare.
Per fare un'esempio, chi sviluppa web application, si tiene sempre aggiornato sulle novità (ad esempio una nuova release del framework utilizzato, la nuova metodologia di sviluppo o il nuovo design pattern).
E dipende anche da come l'azienda è stata strutturata o da come è stata pensata (ad esempio dalla sua mission e dalla sua vision)


Si, certamente :-)
sono tutte variabili che influiscono. In ogni caso, si tende maggiormente verso l'upgrade della tecnologia in uso, piuttosto che la migrazione verso una tecnologia totalmente diversa. Come giustamente dicevi tu, una nuova release del framework o una nuova libreria sono ampiamente all'interno del range di concepibilità della maggior parte dei manager. La cosa si complica quando bisogna far capire al proprio manager che il vecchio gestionale in Cobol scritto 38 anni prima per chissà quale defunta macchina a 16 bit dovrebbe essere sostituito da una più moderna implementazione in una tecnologia più recente, come J2EE (è solo un esempio inventato... ma verosimile)
25/06/09 19:05
Xaratroom
Postato originariamente da TheKaneB:
Si, certamente :-)
sono tutte variabili che influiscono. In ogni caso, si tende maggiormente verso l'upgrade della tecnologia in uso, piuttosto che la migrazione verso una tecnologia totalmente diversa. Come giustamente dicevi tu, una nuova release del framework o una nuova libreria sono ampiamente all'interno del range di concepibilità della maggior parte dei manager. La cosa si complica quando bisogna far capire al proprio manager che il vecchio gestionale in Cobol scritto 38 anni prima per chissà quale defunta macchina a 16 bit dovrebbe essere sostituito da una più moderna implementazione in una tecnologia più recente, come J2EE (è solo un esempio inventato... ma verosimile)


Giusto ...
Anche se a volte l'upgrade porta sostanziali modifiche al modo di programmare, c'è sempre da considerare che, la modernizzazione ha un costo.
I numerosi applicativi, tuttora utilizzati, scritti in COBOL non vengono rimpiazzati da nuovo software (soprattutto) per il grosso costo dell'operazione.
aaa
25/06/09 19:20
lorenzo
conoscere un linguaggio significa saper usare le librerie standard e la sintassi di quel determinato linguaggio.
l'eventuale utilizzo di framework esterni aumenta la possibilità di ampliare il linguaggio ma quello che conta in definitiva è la libreria standard

come nel c++, uno può dire di conoscerlo se conosce la STL, etc...Non è necessario conoscere anche tutte le libreria che ci sono in circolazione per dire di saper programmare in c++ :yup:
aaa
25/06/09 20:53
kaig
Postato originariamente da TheKaneB:

beh, in ambito hobbistico più o meno funziona come dici... tutto è in evoluzione e il programmatore per passione impara sempre nuovi linguaggi, magari in modo superficiale, e prova sempre cose nuove. In campo professionale spesso non funziona così. Le realtà lavorative sono molto più "statiche". Un programmatore che impara (alla meno peggio) 15 linguaggi di programmazione non farà molta carriera, rispetto ad esempio a uno che lavora con un paio di linguaggi (diciamo C e C++ per esempio) da 15 anni! :D

Se ogni tanto esce una nuova draft, ad esempio il passaggio da ANSI C a C99, allora l'azienda valuterà con attenzione e tempi quasi bibblici il passaggio al nuovo standard, dopodichè i programmatori andranno a perdere circa mezz'ora della loro vita per imparare quelle quattro cose nuove che introduce il nuovo standard, e fine della storia. Allo stesso modo, gli elettricisti di 50 anni fa possono passare da un voltmetro analogico ad uno digitale in meno di mezz'ora..

il succo del mio discorso è che i linguaggi sono strumenti di lavoro, e in campo professionale si tende ad utilizzare strumenti forse un po' vecchi, ma diffusi, affidabili e testati.


mmmhh..:-? non riesco a capire. l'evoluzione dei linguaggi di programmazione non credo si riferisca solamente alla mera evoluzione di questi (?)(:) ma di concetti, metodi risolutivi, librerie, ecc.. e che c'entra il fatto che uno sa mille o un linguaggi di programmazione?
Poi credo che piu' al giorno d'oggi che mai l'adattabilita' sia una cosa fondamentale (ma ancora una volta nn posso parlare per esperienza..) piu' che la focalizzazione su un solo linguaggio.
Non penso sia standard che uno che sa piu' linguaggi faccia meno carriera, anzi, ha piu' facilita' di avviarla. Poi come dici tu occorre trovare la propria strada e focalizzarsi su qualcosa di specifico.

Tornando alla quest principale :D ritorno a dire che mi ritrovo d'accordo con te TheKaneB, uno conosce un linguaggio quando lo sa usare e come una poesia in confronto a una prosa (seguendo l'esempio di TheKaneB) e come giustamente dice si acquisisce solamente con l'esperienza e la passione .. e la COSTANZA.
aaa
26/06/09 6:44
fabriziorocca
Postato originariamente da Xaratroom:

Postato originariamente da fabriziorocca:

un linguaggio di programmazione non lo si può mai imparare del tutto

Beffardo il fato ...
Poco tempo fa affermavi il contrario...

Qualche deduzione a favore della tua tesi ?
In altre parole, perchè, secondo te, un linguaggio non si può mai imparare del tutto ?


Innanzitutto perchè un linguaggio continua ad aggiornarsi e poi perchè se sapresti benissimo tutto un linguaggio di programmazione saresti in grado di fare programmi ben più complessi di quelli commerciali
aaa
26/06/09 7:01
lorenzo
Postato originariamente da fabriziorocca:

Postato originariamente da Xaratroom:

Postato originariamente da fabriziorocca:

un linguaggio di programmazione non lo si può mai imparare del tutto

Beffardo il fato ...
Poco tempo fa affermavi il contrario...

Qualche deduzione a favore della tua tesi ?
In altre parole, perchè, secondo te, un linguaggio non si può mai imparare del tutto ?


Innanzitutto perchè un linguaggio continua ad aggiornarsi e poi perchè se sapresti benissimo tutto un linguaggio di programmazione saresti in grado di fare programmi ben più complessi di quelli commerciali



ma questo non significa niente!
per fare un programma tu crei/applichi/modifichi un algoritmo, che traduci nel linguaggio da te scelto
è la conoscenza degli algoritmi che ti permette di creare programmi, non la conoscenza di un linguaggio.
non per nulla esiste anche lo pseudo-codice, che nulla ha di simile con un vero linguaggio di programmazione
aaa