01/04/20 13:54
AldoBaldo
Scherzi a parte... butto lì un'idea, poi fanne quel che vuoi.
Quando uno cerca di imparare per prove ed errori, credo che ci siano quattro cose che possono aiutare fino a che non si sono compresi i principi di base dell'organizzazione di un programma, per quanto semplice:
1) il sistema che si usa è sufficientemente preciso per spingere a acquisire l'indispensabile attenzione, ma anche sufficientemente tollerante da permettere un certo grado di ricorso all'intuizione
2) il sistema che si usa è ad "alto livello", cioè permette di concentrarsi sul procedimento generale più che sull'implementazione minuziosa dei (troppi) dettagli
3) il sistema che si usa permette di verificare immediatamente cosa si sta facendo, per accorgersi dei singoli "errorini" prima che diventino un groviglio inestricabile
4) il sistema che si usa è rapidamente gratificante, per evitare che uno butti tutto alle ortiche dopo i primi sforzi senza risultati concreti, convincendosi che "è troppo difficile per me"
Personalmento ho cominciato a mettere le mani su un linguaggio di scripting che non richiedeva compilazione e che forniva elementi di interfaccia preconfezionati e "a prova di imbecille". Si tratta di HyperTalk di Apple, che "girava" nell'ambito di un programma chiamato HyperCard. Oggigiorno si tratta di roba fossile che non credo sia neppure più reperibile, ma aveva i pregi ai quali ho accennato prima, e mi ha permesso di cominciare a capire cosa fossero cose misteriose dell'esistenza delle quali non avevo la benché minima idea. E' stato un po' come la chioccia che porta a spasso i pulcini e fa loro vedere cosa e dove beccare.
Poi, per la carità: "Cosa vuoi che ne sappia? Io ci gioco, col codice, mica ci lavoro!"
Quando uno cerca di imparare per prove ed errori, credo che ci siano quattro cose che possono aiutare fino a che non si sono compresi i principi di base dell'organizzazione di un programma, per quanto semplice:
1) il sistema che si usa è sufficientemente preciso per spingere a acquisire l'indispensabile attenzione, ma anche sufficientemente tollerante da permettere un certo grado di ricorso all'intuizione
2) il sistema che si usa è ad "alto livello", cioè permette di concentrarsi sul procedimento generale più che sull'implementazione minuziosa dei (troppi) dettagli
3) il sistema che si usa permette di verificare immediatamente cosa si sta facendo, per accorgersi dei singoli "errorini" prima che diventino un groviglio inestricabile
4) il sistema che si usa è rapidamente gratificante, per evitare che uno butti tutto alle ortiche dopo i primi sforzi senza risultati concreti, convincendosi che "è troppo difficile per me"
Personalmento ho cominciato a mettere le mani su un linguaggio di scripting che non richiedeva compilazione e che forniva elementi di interfaccia preconfezionati e "a prova di imbecille". Si tratta di HyperTalk di Apple, che "girava" nell'ambito di un programma chiamato HyperCard. Oggigiorno si tratta di roba fossile che non credo sia neppure più reperibile, ma aveva i pregi ai quali ho accennato prima, e mi ha permesso di cominciare a capire cosa fossero cose misteriose dell'esistenza delle quali non avevo la benché minima idea. E' stato un po' come la chioccia che porta a spasso i pulcini e fa loro vedere cosa e dove beccare.
Poi, per la carità: "Cosa vuoi che ne sappia? Io ci gioco, col codice, mica ci lavoro!"
ATTENZIONE! Sono un hobbista e l'affidabilità delle mie conoscenze informatiche è molto limitata. Non prendere come esempio il codice che scrivo, perché non ho alcuna formazione accademica e rischieresti di apprendere pratiche controproducenti.
