28/08/09 22:27
gio97
Alcune funzionalità non possono essere supportate su alcuni Mac non molto recenti, ma quelli nuovi hanno un supporto completo per Snow Leopard. Per esempio, non puoi pretendere che tutti i computer abbiano più di un core per il supporto a GCD.
aaa
29/08/09 9:48
total
ma posso pretendere che un macbook core2duo del 2006/2007 abbia il pieno supporto 64 bit...
aaa
29/08/09 12:53
netarrow
Tratto da: macitynet.it/macity/aA39500/…
EFI è il sistema di firmware dei Mac: Interfacce estendibili del firmware, cioè il complesso, ricco e aggiornabile sistema che gestisce il rapporto tra sistema operativo e l'hardware sottostante. Fa una parte cioè del lavoro del kernel, che è invece il "nocciolo" dei sistema operativo e serve proprio a far sfruttare dal sistema operativo le componenti hardware del computer regolandone le comunicazioni.
Il kernel e i relativi driver possono partire in 32 o 64 bit senza che per l'utente quotidiano sia possibile vedere alcuna differenza. In realtà, il kernel a 64 bit è attivo di default solo sugli Xserve con processore adeguato. I Mac Pro, MacBook Pro e iMac sono invece, a prescindere dal processore, abilitati all'uso del kernel a 32 bit.
Gli utenti non vedono la differenza che, da un punto di vista pratico, oggi è sostanzialmente solo quella di poter caricare più di 32 Gigabytes di Ram in memoria. Siccome la cosa non è possibile in nessuno dei Mac attualmente in commercio, e invece il rischio di incompatibilità con driver e kext (estensioni del kernel di terze parti) strategici esiste (un programma che non funzionerebbe con il kernel a 64 bit è Fusion di VMWare, ad esempio), il kernel può tranquillamente girare in modalità 32 bit senza che si notino sostanziali differenze dai 64 bit comunque attivabili su una serie di macchine.
La polemica è insomma una tempesta in un bicchiere d'acqua. Che il kernel sia a 32 o 64 bit, le performance complessive della macchina sostanzialmente non cambiano (la differenza si potrebbe avvertire solo su server che fanno milioni di transazioni, e per questo Apple fa partire il kernel nei nuovi Xserve subito a 64 bit). Gli applicativi a 64 bit funzionano invece come tali in ogni caso. Con tutti i vantaggi di potenza, efficienza, multitasking, parallelizzazione, accesso a quantità superiori di memoria etc.
EFI è il sistema di firmware dei Mac: Interfacce estendibili del firmware, cioè il complesso, ricco e aggiornabile sistema che gestisce il rapporto tra sistema operativo e l'hardware sottostante. Fa una parte cioè del lavoro del kernel, che è invece il "nocciolo" dei sistema operativo e serve proprio a far sfruttare dal sistema operativo le componenti hardware del computer regolandone le comunicazioni.
Il kernel e i relativi driver possono partire in 32 o 64 bit senza che per l'utente quotidiano sia possibile vedere alcuna differenza. In realtà, il kernel a 64 bit è attivo di default solo sugli Xserve con processore adeguato. I Mac Pro, MacBook Pro e iMac sono invece, a prescindere dal processore, abilitati all'uso del kernel a 32 bit.
Gli utenti non vedono la differenza che, da un punto di vista pratico, oggi è sostanzialmente solo quella di poter caricare più di 32 Gigabytes di Ram in memoria. Siccome la cosa non è possibile in nessuno dei Mac attualmente in commercio, e invece il rischio di incompatibilità con driver e kext (estensioni del kernel di terze parti) strategici esiste (un programma che non funzionerebbe con il kernel a 64 bit è Fusion di VMWare, ad esempio), il kernel può tranquillamente girare in modalità 32 bit senza che si notino sostanziali differenze dai 64 bit comunque attivabili su una serie di macchine.
La polemica è insomma una tempesta in un bicchiere d'acqua. Che il kernel sia a 32 o 64 bit, le performance complessive della macchina sostanzialmente non cambiano (la differenza si potrebbe avvertire solo su server che fanno milioni di transazioni, e per questo Apple fa partire il kernel nei nuovi Xserve subito a 64 bit). Gli applicativi a 64 bit funzionano invece come tali in ogni caso. Con tutti i vantaggi di potenza, efficienza, multitasking, parallelizzazione, accesso a quantità superiori di memoria etc.
aaa