31/01/13 4:20
Farrow
Ciao, community :-)
È da un po' che conosco pierotofy.it ed indirettamente ho già imparato a conoscere alcuni di voi attraverso i vostri post sul forum. Siete una bella community, preparata e competente ma allo stesso tempo umile ed autoironica. Proprio come piace a me.
Io sono un informatico, sono quasi laureato e fervidamente appassionato di problem solving; diciamo che la logica della programmazione mi sta più a cuore degli specifici linguaggi (mi si potrebbe definire un "algoritmista" ma, al momento, solo per inclinazione: ho ancora tanto da capire e da imparare). Per il resto so di tutto un po' e acquisisco nuove nozioni di continuo in base ai progetti verso cui mi muovo.
La mia grande passione per il paradigma imperativo mi ha spinto ad elaborare un linguaggio essenziale per la descrizione degli algoritmi e delle strutture dati, per il quale ho deciso di scrivere, nel prossimo futuro e come tesi di laurea, un interprete. Il progetto comprende non solo l'esecuzione e la gestione dell'ambiente a run-time ma anche la possibilità di "osservare" l'algoritmo mentre opera, sia a livello di flusso che a livello di memoria, e di comprendere visivamente il concetto di complessità computazionale (algoritmica). Lo scopo finale sarebbe quello di far scontrare lo studente fin da subito con il problem solving imperativo, consentendogli di concentrarsi sulle logiche computazionali invece che sui dettagli tecnici dei linguaggi di programmazione (puntatori, reference, oggetti, metodi pubblici/privati/protetti, ecc...) e sulle problematiche che implicitamente ne derivano e che non riguardano propriamente la programmazione di per sé.
La mia esperienza informatica è iniziata nel 1985 (avevo 5 anni), quando mio padre acquistò un Commodore 64 per circa 850.000 £ (leggasi "ottocentocinquantamila lire
). Fu amore a prima vista e, da quel momento, non ho più smesso di battere le dita sulla tastiera.
Spero di trovare qui degli amici, oltre che colleghi.
A rileggerci fra queste pagine
È da un po' che conosco pierotofy.it ed indirettamente ho già imparato a conoscere alcuni di voi attraverso i vostri post sul forum. Siete una bella community, preparata e competente ma allo stesso tempo umile ed autoironica. Proprio come piace a me.
Io sono un informatico, sono quasi laureato e fervidamente appassionato di problem solving; diciamo che la logica della programmazione mi sta più a cuore degli specifici linguaggi (mi si potrebbe definire un "algoritmista" ma, al momento, solo per inclinazione: ho ancora tanto da capire e da imparare). Per il resto so di tutto un po' e acquisisco nuove nozioni di continuo in base ai progetti verso cui mi muovo.
La mia grande passione per il paradigma imperativo mi ha spinto ad elaborare un linguaggio essenziale per la descrizione degli algoritmi e delle strutture dati, per il quale ho deciso di scrivere, nel prossimo futuro e come tesi di laurea, un interprete. Il progetto comprende non solo l'esecuzione e la gestione dell'ambiente a run-time ma anche la possibilità di "osservare" l'algoritmo mentre opera, sia a livello di flusso che a livello di memoria, e di comprendere visivamente il concetto di complessità computazionale (algoritmica). Lo scopo finale sarebbe quello di far scontrare lo studente fin da subito con il problem solving imperativo, consentendogli di concentrarsi sulle logiche computazionali invece che sui dettagli tecnici dei linguaggi di programmazione (puntatori, reference, oggetti, metodi pubblici/privati/protetti, ecc...) e sulle problematiche che implicitamente ne derivano e che non riguardano propriamente la programmazione di per sé.
La mia esperienza informatica è iniziata nel 1985 (avevo 5 anni), quando mio padre acquistò un Commodore 64 per circa 850.000 £ (leggasi "ottocentocinquantamila lire
). Fu amore a prima vista e, da quel momento, non ho più smesso di battere le dita sulla tastiera.
Spero di trovare qui degli amici, oltre che colleghi.
A rileggerci fra queste pagine
aaa
