11/11/06 17:13
pierotofy
Voglio solo fare un ragionamento e non voglio provocare nessun dibattito (anche se sono sicuro che nonostante questa premessa verrà fuori una bella discussione):
So molto bene che tutti i testi "ufficiali" riportano la figura dell'hacker come una persona che non ha intenzione di creare danni al sistema che attacca, che il suo scopo è solamente esplorare, blablabla, e differenziano questa figura da quella del cosiddetto lamer/cracker.
Alla fin fine però, indifferentemente dalla marea di definizioni che si possono trovare su questa misteriosa parola "hacker", il significato che la gente comune attribuisce a questa parola è sempre lo stesso: pirata informatico. Provare per credere, chiedete ad alcuni vostri amici che non siano programmatori chi è un hacker.
La morfologia della parola poi: hacker -> to hack -> fare a pezzi.
Non voglio attaccare testi come il Jargonfile, voglio semplicemente esprimere una mia opinione, ovvero che a volte non ha importanza il vero significato delle parole, ma il significato che la gente attribuisce ad esse.
So molto bene che tutti i testi "ufficiali" riportano la figura dell'hacker come una persona che non ha intenzione di creare danni al sistema che attacca, che il suo scopo è solamente esplorare, blablabla, e differenziano questa figura da quella del cosiddetto lamer/cracker.
Alla fin fine però, indifferentemente dalla marea di definizioni che si possono trovare su questa misteriosa parola "hacker", il significato che la gente comune attribuisce a questa parola è sempre lo stesso: pirata informatico. Provare per credere, chiedete ad alcuni vostri amici che non siano programmatori chi è un hacker.
La morfologia della parola poi: hacker -> to hack -> fare a pezzi.
Non voglio attaccare testi come il Jargonfile, voglio semplicemente esprimere una mia opinione, ovvero che a volte non ha importanza il vero significato delle parole, ma il significato che la gente attribuisce ad esse.
Il mio blog: piero.dev